venerdì 26 aprile 2013

Seattle Olympic Peninsula, The in between is mine

Seattle (Wa, USA) - Olympic Peninsula, l’alba su Alki Beach © Giovanni Ligresti
Quando sono a Seattle la poesia prende il sopravvento. C’è stato un tempo in cui avrei potuto riscrivere I am mine, ma nei fatti mi limitai a togliere le scarpe dalla sabbia al momento dello schiudersi delle onde.

di Luca Ferrari

C’è stato un tempo dove le nuvole avevano ribaltato qualsiasi precedente dichiarazione e le forme incustodite se ne stavano come colori senza cornice a fermare ogni singola azione realistica. Non so mai rispondere quando mi chiedono dove sia stato perché ho cambiato i miei pensieri tutti insieme una unica volta. La neve in cima a boschi lontani ha già il sapore di Been Away Too Long.

È sempre stata così colorata l’alba? Hai ancora tempo per le mie domande o le tane sotterranee hanno collezionato manuali da cicale collegialmente arbitrarie? I ponti ingannano la prospettiva di cosa può nuotare anche senza un punto di riferimento. Una giraffa metropolitana. La propria innocenza ha un significato che nessuno può davvero capire e non potrebbe essere altrimenti visto che ogni gesto ribelle rimarrà un bisogno allergico a qualsiasi sorta di specchio. La strada che separa due mondi non è già di per sé una fermata nella primaria odissea? E quella lettera che non ha ancora mai fatto ritorno...

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